E’ senza batterie e senza chitarre che Peter Gabriel dona nuova linfa a 15 delle sue canzoni più belle insieme alla figlia Melanie (bravissima in Downside Up), alla vocalist norvegese Ane Brun (che non fa per niente rimpiangere Kate Bush in Don’t Give Up), alla New Blood Orchestra di 46 elementi diretta da Ben Foster e all’arrangiatore John Metcalfe.
A ben guardare l’operazione non risulta nuova (vedi Symphonicities di Sting uscito poco prima) e le basi per questo disco Peter Gabriel le aveva già messe nel precedente Scratch My Back, riuscito disco di cover arricchito dall’orchestra e nei concerti all’Hammersmith Apollo di Londra.
Il risultato è decisamente buono, anche perché è veramente difficile rovinare canzoni come In Your Eyes, Mercy Street, Red Rain, Solsbury Hill. Partendo da The Rhythm of the Heat (capolavoro!) l’ascolto diventa subito interessante e ci si ritrova catapultati nell’universo di Gabriel, bellissimo paradiso musicale dove tutto suona sempre benissimo.
[wpcol_1half id=”” class=”” style=””]Tracklist
- The Rhythm of the Heat
- Downside Up (feat. Melanie Gabriel)
- San Jacinto
- Intruder
- Wallflower
- In Your Eyes
- Mercy Street
- Red Rain
- Darkness
- Don’t Give Up (feat. Ane Brun)
- Digging In the Dirt
- The Nest That Sailed the Sky
- A Quiet Moment
- Solsbury Hill
- Signal to Noise (Bonus Track)[/wpcol_1half] [wpcol_1half_end id=”” class=”” style=””][/wpcol_1half_end]
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